Per chi soffre di diabete, esistono delle agevolazioni che si possono chiedere: come ottenerle e gli aggiornamenti.
Il tema dei bonus e dei contributi che è possibile chiedere da parte di un cittadino che soffre di particolari patologie, o che versa in uno stato di difficoltà, resta sempre molto attuale e solleva sempre numerosi dubbi e domande. Nello specifico ci occupiamo del cosiddetto “bonus diabete”. Come funziona?
Anzitutto è necessario fare una specifica, parlando del tema del diabete e dei bonus. Un vero e proprio “bonus diabete” non esiste, così come non esiste il bonus tiroide ad esempio, ma esistono dei contributi economici inseriti nella larga fetta di cittadini che hanno delle invalidità che comportano molte spese per la loro cura.
Secondo gli ultimi dati, in Italia sono circa 4 milioni le persone che soffrono di diabete, una patologia che provoca un aumento dei costi della vita non indifferenti. Questi cittadini possono fare domanda per avere delle agevolazioni, al pari degli invalidi civili, e l’INPS prevede la possibilità di accedere a una serie di indennizzi – legati alla percentuale di invalidità riconosciuta, data dalla gravità del diabete e alla conseguente riduzione della capacità di lavorare.
La percentuale di invalidità riconosciuta è così suddivisa:
Il contributo, l’indennità di accompagnamento concessa per 12 mesi ed esente Irpef, quest’anno è di 542,02 euro per gli invalidi totali (con un aumento rispetto ai 531,76 euro del 2024) e 1.022,44 euro per i ciechi assoluti (nel 2024 era 987,50 euro). L’indennità però spetta solo ai soggetti con invalidità del 100%, con manifeste difficoltà di deambulazione e la mancanza di organizzazione autosufficiente nelle azioni di vita quotidiana.
Per richiedere l’agevolazione è necessaria la prescrizione del medico di famiglia per effettuare una serie di esami e visite necessarie per attestare la malattia, ed avviare l’iter di richiesta all’INPS. Con la ricevuta dell’avvenuta operazione e una copia del certificato medico originale, consegnati al paziente dal medico di famiglia, si può presentare domanda per l’assegno direttamente all’INPS, online oppure tramite patronato.
L’INPS comunicherà il giorno della visita medica con una Commissione medica, e circa un mese dopo dalla visita, l’INPS invia al paziente i risultati della domanda.
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