Quando acquistiamo le uova, ci troviamo di fronte a un dubbio: ecco perché non comprare la confezione con questi numeri sopra
Quello sulla qualità delle uova è un argomento molto dibattuto e sul quale sembra esserci ancora confusione tra i consumatori. Soprattutto quando si va al supermercato, ci assale il dubbio di quale confezione acquistare pensando al criterio di freschezza e sostenibilità.

Quando parliamo di alimenti come ad esempio le uova, spesso ci troviamo di fronte a una leggera confusione di fronte allo scaffale del supermercato, dove è presente una vasta scelta di confezioni. La domanda più logica è: quale confezione di uova è meglio scegliere? questi dubbi sono legati anche ai numerosi dibattiti degli esperti riguardo proprio questo tema, legato alla qualità della vita degli animali e al tema della conservazione.
Quali uova scegliere in base ai numeri sulla confezione?
La domanda è una delle più frequenti quando si parla di consumo ed alimentazione. Quante volte ci si trova di fronte allo scaffale delle uova al supermercato, intenti a leggere le confezioni e con mille domande su quale sia la scelta migliore? La risposta è legata alla serie di numeri presenti sulla confezione che per legge deve essere etichettata e, appunto, fornita di un codice alfanumerico, come nel caso delle uova.

I codici nelle uova possono essere presenti sia nella confezione che sul guscio delle uova stesse, e rappresentano tutte le informazioni legate al prodotto e al metodo di allevamento – secondo la legge dal 2003 (Regolamento CE numero 2295 del 2003) finalizzata alla tutela e corretta informazione del consumatore, e per garantire un’elevata qualità e sicurezza del prodotto.
Tutto è legato alle tecniche di allevamento del pollame: in gabbia, a terra, all’aperto e biologiche. Queste ultime sono quelle più raccomandate dagli esperti, poiché le galline – alimentate con mangime biologico e non sottoposte a stress grazie alla possibilità di razzolare liberamente – forniscono uova contenenti vitamine, meno colesterolo e soprattutto sostanze anti infiammatorie come gli Omega3. Ma come si può riconoscere la storia delle uova che acquistiamo?
Per scegliere la provenienza delle uova, dobbiamo leggere il codice alfanumerico di 11 cifre riportato sulle confezioni. Ecco il significato di questi codici:
- “0” quando l’uovo proviene da allevamento biologico, “1” quando l’uovo proviene da un allevamento all’aperto, “2” quando l’uovo proviene da un allevamento al chiuso, “3” quando l’uovo proviene da un allevamento in gabbia.
- Le due lettere indicano il paese di produzione e provenienza dell’uovo – per l’Italia ci sarà la sigla “IT”.
- Tre numeri indicano il codice ISTAT del comune di residenza dell’allevamento.
- Due lettere corrispondono alla sigla della provincia in cui risiede l’allevamento.
- Tre lettere indicano il nome dell’allevamento.
Attenzione anche alle lettere legate alle categorie di freschezza:
- Categoria A Extra: uova fresche, non trattate e non refrigerate, con camera d’aria non superiore a 4 mm. Commercializabili fino al nono giorno dalla deposizione o al settimo giorno dall’imballaggio.
- Categoria A: uova fresche non trattate e non refrigerate, con camera d’aria non superiore a 6 mm. Termine minimo di conservazione di 28 giorni dalla data di deposizione.
- Categoria B: uova di seconda qualità, che non si possono cedere direttamente al consumatore ma soltanto alle imprese industriali per essere poi trasformate in ovoprodotti o dall’industria non alimentare.
Adesso che conosci tutti i segreti non puoi assolutamente sbagliare quando compri le uova!