Un’abitudine molto comune nella vita quotidiana può trasformarsi in un problema quando si vive in condominio: la legge parla chiaro, deve essere evitata.
Scegliere di abitare in un condominio, significa adeguarsi alle normative stabilite dal Codice Civile in merito alla convivenza pacifica. L’obiettivo che tutti gli abitanti dovrebbero porsi, è quello di rispettare non soltanto le regole ma anche le esigenze dei vicini, al fine di non recare disturbo.

Un accordo che viene meno quando si parla di silenzio. I rumori molesti sono tra i principali motivi di discussione. C’è chi parla a voce troppo alta mentre gli altri cercano di riposare. C’è chi ama ascoltare musica a tutto volume nelle ore più impensabili della notte. La legge per questo motivo, ha stabilito dei limiti ben precisi che non dovrebbero mai essere superati.
Cosa succede a chi non rispetta il silenzio: controversie legali
Il primo riguarda l’intensità stessa del suono prodotto, stabilita in decibel e rapportata alle diverse fasce orarie. Un rumore è ritenuto illegale se supera i 5 decibel nelle ore del giorno tra le 6:00 e le 22:00. Per quanto riguarda la notte invece, non è consentito alcun suono che supera i 3 decibel.

É importante allo stesso tempo considerare che esistono di norma delle “ore di silenzio”. Concordate sulla base delle necessità dei condomini in quanto a riposo, queste possono variare. Generalmente il divieto di rumori molesti si estende dalle 22:00 alle 7:00 nella notte e dalle 14:00 alle 16.00 nel pomeriggio.
Il silenzio e la tranquillità sono diritti fondamentali di chi vive in condominio. Schiamazzi e rumori dei vicini possono infatti, interferire non soltanto con il riposo e la serenità, ma anche con lo svolgimento delle attività quotidiane. Non tutti però, sono disposti a rispettare quanto stabilito dalle norme condominiali e dal Codice Civile ed è facile incorrere in controversie legali.
Le violazioni possono essere notificate anche da un solo condomino. Secondo quanto afferma la legge, una lamentela da parte del vicino è sufficiente per subire i dovuti provvedimenti. Il responsabile del rumore considerato elemento di disturbo, dovrà provvedere al pagamento del danno causato.
La disciplina in questo ambito è precisa e mira a garantire che ognuno possa vivere le sue giornate nella giusta quiete. Ogni residente dunque, dovrà assicurarsi di rispettare le ore di silenzio. Se su quelle pomeridiane è generalmente considerata una certa elasticità, essendo basate sulle abitudini di riposo degli stessi condomini, diverso sarà per la sera.
Alzare troppo la musica o produrre suoni fastidiosi tra le 22:00 e le 7:00 del mattino porterà, nel caso di proteste, a sanzioni più o meno costose. Il condomino inoltre, per evitare di sollevare il malcontento dei vicini, dovrà tenere a mente anche la portata del rumore di cui è responsabile. Affinché la convivenza con gli altri sia sempre armoniosa e priva di contrasti, è preferibile dunque chiedere informazioni specifiche sulle norme condominiali.