Il Carnevale è alle porte ma tu sai perché lo festeggiamo e ci mascheriamo? Le origini di questa festa un po’ matta.
Giovedì 27 febbraio inizia Carnevale quest’anno e andrà avanti fino a martedì 4 marzo. È la festa più colorata e divertente dell’anno, ed adulti e piccini amano mascherarsi, lanciare coriandoli e assistere alle parate dei carri allegorici. Ma come mai questa festa un po’ matta la festeggiamo ogni anno?

Le origini di questa festa sono molto antiche, addirittura risalirebbero ai tempi dei Romani e dei Greci, quando erano soliti fare dei riti o dei festeggiamenti molto simili all’attuale Carnevale. Anche all’epoca tutti si mascheravano, diventando qualcuno di diverso da ciò che erano, proprio perché quel giorno era consentito.
La storia del Carnevale: ecco perché lo festeggiamo
Il Carnevale trae le sue origini dai Saturnali della Roma antica o dalle feste dionisiache del periodo classico greco. Durante questi festeggiamenti, ognuno si liberava di obblighi e impegni per dedicarsi a scherzi e giochi. Si diventava una persona del tutto diversa da quella che si era il resto dell’anno, mascherandosi e indossando un costume. Così, il ricco si travestiva da povero, la donna da uomo (e viceversa), e così via.

“Una volta l’anno è lecito impazzire” recita un famoso detto latino associato al Carnevale, ed in effetti era proprio così. Sempre a proposito di latino, la parola “Carnevale” deriva dal latino “carnem levare” cioè “eliminare la carne” poiché anticamente indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di Carnevale (il martedì grasso) prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.
Quindi in realtà il Carnevale è una festa cattolica, non pagana, a differenza di quanto potessimo pensare fino ad ora. Ma perché ci si maschera a Carnevale? Secondo numerose fonti, tra cui Apuleio, il “travestimento” risalirebbe ad una festa in onore della dea egizia Iside, durante la quale erano presenti numerosi gruppi mascherati.
Questa usanza venne importata anche nell’impero Romano: alla fine del vecchio anno, un uomo coperto di pelli di capra veniva portato in processione e colpito con delle bacchette. Anche in Oriente c’erano delle feste simili con grandi carri che simboleggiavano la Luna e il Sole, e che sfilavano per le strade. Ancora oggi c’è questa usanza in molte città italiane, dove sfilano carri e maschere. Prime fra tutte c’è Venezia con il suo Carnevale. Ma ci sono anche quello di Viareggio, Acireale, Ivrea e tanti tanti altri in tutta Italia.