Anche tu fai questo lavoro? Secondo uno studio di Harvard allora potresti essere molto infelice

Uno studio di Harvard ha svelato quali sono i lavori che rendono più infelici e i risultati sono sconvolgenti. Ecco ciò che è emerso.

Fai il lavoro che ami e non lavorerai un giorno” così recita un famoso proverbio. Eppure, non sempre è possibile fare il lavoro che si sogna e ci si deve accontentare di un’occupazione che permetta di portare a casa uno stipendio per sostenere se stessi ed un’eventuale casa e famiglia. Tuttavia, è chiaro che ci sono alcune professioni stimolanti e soddisfacenti ed altre che invece rendono tristi.

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Anche tu fai questo lavoro? Secondo uno studio di Harvard allora potresti essere molto infelice – iccalcinate.it

A proposito di ciò, uno studio di Harvard ha evidenziato che chi fa un certo tipo di lavoro potrebbe essere infelice e insoddisfatto. Ecco le 3 professioni che impediscono di raggiungere la felicità secondo questa ricerca.

I 3 lavori che rendono infelici secondo lo studio di Harvard

Fare il lavoro dei propri sogni, quello per cui magari si è tanto studiato o si sono fatti tanti sacrifici, è sicuramente il desiderio di tanti ragazzi e di tante ragazze, ma non sempre è possibile. Infatti in tanti e in tante si ritrovano ad accettare lavori che non vorrebbero fare, pur di avere una occupazione ed uno stipendio. Di certo questo però apre le porte all’insoddisfazione e all’infelicità.

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I 3 lavori che rendono infelici secondo lo studio di Harvard – iccalcinate.it

In particolare, secondo uno psichiatra dell’Università di Harvard, Robert Waldinger, ci sono 3 lavori che più di tutti impediscono il raggiungimento della piena felicità. Secondo lo specialista i motivi dell’infelicità per le persone che fanno questi lavori sono: l’alto livello di stress, la bassa retribuzione e il rapporto con l’ambiente di lavoro.

I lavori in questione sono:

  • Call center: il motivo dell’infelicità di chi fa questo lavoro è perlopiù legato al fatto che c’è poco contatto con i colleghi ma anche poca soddisfazione e un alto livello di stress.
  • Lavoro notturno (professionisti della salute, guardie di sicurezza): sono persone che devono rimanere sveglie tutta la notte e che dunque non riescono più ad equilibrare la propria vita professionale e quella privata. Lavorare di notte poi inficia negativamente sul sonno, generando nervosismo e frustrazione.
  • Distribuzione di prodotti: anche in questo caso si hanno poche connessioni con i colleghi, non c’è un senso di appartenenza al lavoro e c’è poca connessione con l’ambiente di lavoro.

Questi 3 lavori, seppur magari possano garantire un’entrata finanziaria, in realtà rendono infelici secondo l’Università di Harvard. Meglio dunque scegliere di lavorare per aziende che puntino sul benessere dei propri dipendenti e sulla possibilità di offrire loro riposo e attività ricreative per la propria salute mentale e il proprio buonumore.

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